Export cosmetici: la guida passo dopo passo

Hai intenzione di aprire un business di export cosmetici e non sai da dove iniziare? Si tratta di un mercato in costante crescita ed è naturale che sempre più persone siano interessate a investire in questo settore. Tuttavia, la vendita di prodotti ai clienti esteri è sempre un terreno delicato su cui muoversi. Ci sono numerosi aspetti che vanno tenuti in considerazione. Primo tra tutti quello legislativo e burocratico. Non basta, come per qualsiasi azienda, aprire la partita IVA e procedere con il resto dell’iter imprenditoriale (dalla iscrizione alla registro delle imprese, a quella agli istituti di previdenza come INPS e INAIL). Per questo tipo di attività, infatti, c’è bisogno di conoscere con attenzione le regole riguardanti il settore commerciali che ogni singolo Paese possiede. È importante, quindi, studiare con attenzione (o affidarsi a un esperto che lo faccia al posto nostro).

Export cosmetici: su quali Paesi puntare

Ci sono dei Paesi su cui puntare in modo particolare se si vuoi intraprendere un business di export cosmetici? La risposta è: assolutamente sì. Una volta scelto quali prodotti si vogliono esportare, è importante condurre una ricerca di mercato. Con un fine ben specifico: capire in quale angolo del mondo si trovano le persone che maggiormente sono interessate alla nostra offerta. Quando si possiedono dei prodotti che fanno del Made in Italy il proprio fiore all’occhiello, ad esempio, ci sono due Stati che vale la pena tenere sott’occhio. Il primo è la Francia, la prima destinazione del mercato export italiano in ambito cosmetici. Il secondo, sorprendentemente, è rappresentato dagli Stati Uniti, che si posizionano un gradino sotto alla Francia per l’importazione di prodotti italiani per la cura della persona. Stando alle stime del Sole 24 ore, il valore dei cosmetici esportati dall’Italia in Nord America nel 2021 sarebbe cresciuto del 28% rispetto all’anno precedente, attestandosi intorno ai 528 milioni di euro.

Di editor